martedì 5 luglio 2016

L'eterno dilemma: libro o film? #6

In questa rubrica metto a confronto un libro e un film ad esso ispirato. La cadenza è, ovviamente, random.

Salve lettori!
E' da tantissimo tempo che non scrivo un post per questa rubrica... Purtroppo, come ben avrete capito, tendo ad essere incostante per quanto concerne gli appuntamenti fissi sul blog, un po' per mancanza di tempo, un po' perché per creare contenuti decenti ci vuole il materiale (nel caso di questa rubrica bisogna aver visto il film e letto il libro).
Oggi però, bando alle lamentele e alle scusanti!, perché ho un'abbinata di cui parlarvi. 

Il libro.

La notte di Capodanno, in cima a un palazzo di Londra, si incontrano per caso quattro sconosciuti. Non hanno nulla in comune, tranne l'intenzione di buttarsi giù, ognuno per i suoi buoni motivi. Martin è - o meglio, era - un famoso conduttore televisivo, che si è giocato carriera, famiglia e reputazione andando a letto con una quindicenne. Farla finita, per lui, è una scelta logica e razionale. I suoi metodici preparativi vengono interrotti dall'arrivo di Maureen, una donna che ha dedicato la sua vita a un figlio gravemente disabile, e che ha deciso di farla finita. La terza a salire sul tetto è Jess, un'adolescente sboccata e straordinariamente molesta. Vuole buttarsi perché il ragazzo di cui è invaghita non vuole più saperne di lei. L'ultimo è l'americano JJ, un musicista fallito che vive per il rock e la sua ragazza. Ma la sua band si è sciolta, e lei lo ha piantato. Dopo una discussione accesa e stralunata i quattro aspiranti suicidi finiscono per scendere dal tetto, ma per le scale, e imprevedibilmente tutti insieme, uniti da un'intima complicità impensabile fino a qualche ora prima. Poiché nello scenario incerto che ora si apre loro, il compito non facile di ricominciare a vivere dovrà essere affrontato, inevitabilmente, all'interno di un'improvvisata ed eterogenea comunità...

Ho letto questo romanzo nel 2014, ma ne conservo un buon ricordo. Era il mio primo Hornby (e al momento l'unico) e mi era piaciuto. Su Goodreads ho assegnato a questo romanzo ben 4 stelle, quindi è un buon libro. Siccome la lettura non è recente e non mi ricordo tutto nel dettaglio, ho pensato di riportarvi pari passo la breve recensione che avevo scritto su Goodreads (il blog ancora non esisteva e non esiste una recensione corposa e completa): "Libro leggero, carino, ma che fa riflettere. La prima parte del libro è divertente, dissacrante, disarmante. L'autore riesce a strappare sorrisi nonostante si parli di suicidio e persone che stavano per togliersi la vita. La seconda parte non scorre bene, è pesante e diventa tutto un po' banale e scontato. La terza parte è una rivelazione! I personaggi assistono ad un suicidio e capiscono di dover riprendere in mano la propria vita. Dopo alcuni tentativi falliti, finalmente la svolta: un incontro di auto-aiuto organizzato dalla più giovane dei quattro aspiranti suicidi, farà aprire gli occhi ai protagonisti e ai loro cari. Una nota a parte, in questo strano e a tratti sconclusionato libro, la merita quello strano personaggio che è Noncane. Una figura tra il mistico e il profano che permette a Jess di afferrare il senso profondo delle piccole cose."

Il film.

Non buttiamoci giù (A Long Way Down) è un film del 2014 diretto da Pascal Chaumeil, adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Nick Hornby.
Gli interpreti principali del film sono Pierce Brosnan, Toni Collette, Aaron Paul e Imogen Poots.

Il film era in programmazione ieri sera (4 luglio 2016, ndr) su Rai3 e non me lo sono voluto perdere per nulla al mondo. Dato che serbavo un ottimo ricordo del libro, volevo verificare se anche il film meritava.
Il cast è eccezionale e gli attori hanno portato sullo schermo gli autentici personaggi del libro. La trama del film, però, non è fedelissima al libro (si sa!, noi lettori vorremmo un film spiccicato al libro, anche se non è possibile) e mancano parti, a mio avviso, fondamentali. 
Nel complesso è molto carino, non noioso e divertente, ma manca quel pizzico di 'dissacrante' che lo avrebbe reso paragonabile al libro, anche se non sullo stesso piano. 
Nel complesso, darei al film 3 stelline, diciamo 3 e mezzo se tengo conto della presenza nel cast di Aaron Paul che, con quel tatuaggio di scena che si ritrovava, mi è proprio piaciuto...

Perciò, questa volta la partita Libro-Film finisce 4-3. Questo non vuol dire che io vi sconsiglio di vedere il film, anzi!, ma il libro è migliore.
Voi avete letto il libro o visto il film? Vi sono piaciuti? Raccontatemi le vostre impressioni. Alla prossima.

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