domenica 12 giugno 2016

Pills of Books #11.


Pills of Books è una rubrica domenicale nella quale vi regalo e mi regalo una breve citazione tratta dal libro in lettura seguita da un brevissimo commento.

Rebekkah wept as he played. Her body shivering and quaking, her thin frame unable to contain her grief. My son stared ahead, his clear eyes ethereal in his mourning. A single tear streaking his face. And my tears eventually came, too, as the music, slow and mournful and then rising and falling, came like waves in the sea. I cried because yes, I missed Amalia. But also because it was all too clear to me that my best friend had loved my wife in a way that I never could.
The kaddish he played consisted of the notes that came from my heart, my yearning for a love eternally lost. But not for a woman who now lay in a pine coffin before me. It was for a woman I left forty-five years ago in a crowded train station in Prague, who had never been given a proper funeral. And had I played the violin, my sorrow for having lost her would have sounded exactly like Isaac's did for Amalia. Each note played hauntingly in the fullness of its sorrow, each chord emphasizing the loneliness that she was gone. 
The Lost Wife, Alyson Richman.

Volevo leggere questo libro, pubblicato in Italia con il titolo Un giorno solo, tutta la vita, da moltissimo tempo, ma non avendo mai trovato né in libreria né online l'edizione italiana, ho deciso di leggerlo in inglese. E' un libro bellissimo che parla di amore, amore perso e amore ritrovato, di speranza e sofferenza. Il romanzo inizia a Praga, alla fine degli anni '30, e si snoda fino in America, ai giorni nostri. Di più non dico, perché altrimenti potrei fare uno spoiler colossale. Traduco a grandi linee soltanto una breve frase della citazione sopra per chi non mastica l'inglese, per rendere l'idea del romanzo: "[...] Il kaddish che suonava consisteva nelle note che venivano dal mio cuore, il mio desiderio per un amore perso per sempre. Ma non per una donna che ora riposava in una bara di pino davanti a me. Era per una donna che avevo lasciato quarantacinque anni prima in una affollata stazione di Praga e che non aveva ricevuto una degna sepoltura." 

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