lunedì 9 maggio 2016

Confessions of a Book-Blogger. #1

QUANDO E' NATA LA TUA PASSIONE PER LA LETTURA?

Solitamente, quando si pone questa domanda ad un Lettore, l'esemplare X di Homo Lector sgrana gli occhi, inizia a sudare freddo e a balbettare. Perché? Semplice. La passione per la lettura risale a tempi remoti e il Lettore difficilmente ricorda da dove è nata e quando.

Per me è esattamente così. Io non ricordo né da dove è nata né quando si è sviluppata la mia passione per la lettura. Proprio non lo so. E' una cosa che c'è sempre stata, che mi ha fatto compagnia. Una sicurezza. Un po' come quando torni a casa in inverno e sai che il fuoco è accesso e scalda l'ambiente. Un po' come quando, da bambino, cadi e ti sbucci le ginocchia e sai che la nonna ti metterà un cerotto e subito tutto passa. Ecco. La mia passione per la lettura è sempre stata con me, sia nei periodi buoni che in quelli meno buoni.

Siccome non riesco a risalire all'origine della mia passione, ho pensato di ripercorrere a tappe la mia condizione di lettrice, così da fare un po' di chiarezza, o almeno per provare a delineare un quadro più completo.

Fase 1: Primi anni di vita. So per certo che, come tutti i bambini 0-3 anni, sono entrata in contatto con quei libri morbidosi e colorati che fungono benissimo anche da cuscini (e non solo in tenera età!). Lo so!, non possono essere stati questi libri a trasformarmi nella vorace lettrice che sono oggi, era solo per dire che anch'io avevo quei libri-cuscini. Della serie, fin da piccolissima sono entrata in contatto con l'oggetto libro.

Fase 2: Anni scolastici (3-18). All'asilo non ricordo di aver avuto contatti con il mondo libroso, ma alle elementari sì. E non mi piaceva. Leggevo eh!, intendiamoci. Mi piacevano un sacco i "Piccoli Brividi". Li avevo letti quasi tutti. Ma odiavo andare in biblioteca con tutta la classe e stare lì ad ascoltare la bibliotecaria che leggeva racconti sciocchi e banali (sì!, ero già difficile all'epoca come gusti...). Durante le elementari ho letto anche libri che mi sono rimasti nel cuore come Pattini d'Argento e Piccole Donne, tutti consigliati dalla mia mamma. Alle medie poi, un vero disastro. In quegli anni iniziano ad assegnarti le prime letture impegnative e io non ne volevo proprio sapere. Non mi andava di leggere per forza libri che non mi attiravano. Insomma, ero in quella fase della vita in cui una legge un libro-spazzatura dietro l'altro, libri che a ripensarci oggi mi vergogno moltissimo di aver letto, non i classici della letteratura. Ma alle medie ci assegnavano proprio i primi classici da leggere: Calvino, Orwell e Wilde; e a me non andava affatto di leggere quegli autori, non mi ispiravano (che a ripensarci ora mi do della cretina da sola!). La svolta credo sia arrivata l'estate tra le medie e le superiori perché c'era molto tempo libero e mi dedicai davvero alla lettura. Arrivata al Liceo (Classico, per la cronaca), iniziarono le letture toste, impegnative, ma mature, che alternavo ai libri di Wilbur Smith (mia vera passione negli anni liceali). Al Liceo ho scoperto Orwell, Austen, Dostoevskij (che all'epoca odiai con tutta me stessa), Calvino e moltissimi altri. Direi che tra i 16 e i 18 anni il mio modo di intendere la lettura sia davvero cambiato e maturato. Le letture si fecero più impegnative e frequenti, fino all'estate di passaggio all'università, durante la quale lessi moltissimo.

Fase 3: Dall'Università ad oggi. All'università ho lasciato da parte la lettura quasi subito. Il mondo nuovo e complesso della vita accademica mi aveva annientata. Non leggevo quasi più. Mi affannavo in quella corsa contro il tempo che sono gli esami. Poi un bel giorno, dal nulla, mi sono resa conto che non era abbandonando la lettura che i miei voti sarebbero migliorati e la mia carriera accademica sarebbe decollata. E ho ripreso a leggere. Prima cose tranquille, brevi, poco impegnative, solo per staccare un po' dalla routine; poi libri più importanti, classici e via dicendo. Sono rinata, sia come lettrice che come persona - studentessa. Ho ripreso a leggere per estraniarmi da quel mondo accademico che tanto mi pesa ancora oggi. Le letture si sono fatte sempre più serrate e interessanti; e ho sentito l'esigenza di condividere le mie impressioni. Così ho aperto questo blog. Tutto il resto è noto. Le recensioni, le discussioni, il gruppo di lettura...

Fase 4: Il futuro. Non ho una palla magica, quindi non posso sapere cosa succederà in futuro. Di una cosa sono certa però: fino a che avrò diottrie continuerò a leggere. E, se avrò la grazia di avere figli, trasmetterò a loro questa mia passione.

Insomma, come potete ben capire, una gran confusione! Sono una lettrice da sempre. Ho avuto i miei alti e i miei bassi (tanti, ma ora sono passati). Ho letto di tutto e continuo, più o meno, a farlo. Leggo perché mi piace e mi soddisfa, ma non so quando ho iniziato e nemmeno perché ho preso la strada del lettore. Aneddoti da raccontare ce ne sarebbero tantissimi, ma li lascio per altri post...
E la vostra passione per la lettura quando è nata? Raccontatemi qualcosa che sono curiosa!

2 commenti:

  1. Che bella questa rubrica! Per me è stato un po' come per te, non ricordo il momento esatto in cui tutto è cominciato... diciamo che ci sono nata! Molti dei libri della mia infanzia li ho portati in casa con mio marito, e non me ne separerò mai!

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    1. Grazie!!! ^^ ...purtroppo molti libri della mia infanzia sono andati persi negli anni, tra traslochi e mobili nuovi, ma qualcosa mi è rimasto...
      E sì!, mi sa che ci siamo proprio nate con la passione per la lettura... :D

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