mercoledì 26 agosto 2015

A mezzogiorno del mondo, Maria Cristina Sferra.

Titolo: A mezzogiorno del mondo.
Sottotitolo: Una storia d'amore.
Autore: Maria Cristina Sferra.
Formato: e-book.
Pagine: 84.
Casa Editrice: Narcissus.

Trama: Durante un viaggio itinerante a Cuba, una giovane donna e un giovane uomo si trovano casualmente a condividere la camera di albergo. Mentre i giorni trascorrono, tra i due protagonisti cresce un'attrazione irresistibile che li conduce a un lento e inesorabile avvicinamento. Il racconto si snoda sulle strade dell'isola percorrendo luoghi, incontri e atmosfere. Solo il tempo di un viaggio per indagare le sfaccettature segrete di un sentimento che nasce con uno sguardo tutto femminile sulle mille emozioni di un amore.


L'autrice Maria Cristina Sferra è stata così gentile da inviarmi una copia digitale del suo racconto (solita storia...un libro di meno di 200 pagine lo definisco racconto, visti i tomi a cui sono avvezza). Ho iniziato la lettura sapendo soltanto che si trattava di una storia d'amore, nulla più.

Il libro si apre durante il viaggio di una variegata comitiva nella Cuba più profonda e pittoresca. Una giovane donna (la voce narrante dell'intero racconto) e un giovane uomo si trovano a dover dividere la stanza d'albergo (per quale motivo o cosa sia successo prima non si sa bene...). La forzata convivenza notturna trasporta i due in un universo surreale fatto di lunghe chiacchierate e confidenze prima e di qualcosa di più in seguito. La voce narrante della donna trascina il Lettore tra sentimenti nascosti, fantasie e paure che ben descrivono la mentalità femminile. Ci sono stati momenti in cui avrei voluto prenderla per le spalle e urlarle: "Datti una mossa! Il viaggio sta per finire e tu sei lì che ti fai mille pensieri come una ragazzetta delle medie!", ma poi per fortuna la protagonista si è svegliata fuori da sola (con un piccolo aiutino dell'aitante giovanotto dai bei riccioli...).

Quello che però mi ha colpito di questo romanzo non è la storia d'amore (per altro non interessantissima, un tantino troppo riflessiva...insomma, a Cuba uno si aspetta follie, non ripensamenti), ma la descrizione minuziosa e realistica di Cuba.
L’Avana, L’Avana, il vento la scompiglia come una donna dalle forme generose disfatte dall’età e da una vita dissoluta. Ma nel suo sorriso vacuo ancora si può scorgere la malia di un fascino sensuale e languido, fascino di sole e di mare, di musica e colori. E c’è un vento un po’ dolce un po’ violento a muovere i capelli, i ricordi, di questa vecchia prostituta stanca, a sollevare quel suo odore acre e intenso nei suoi vicoli segreti, tra le sue mani di muri sgretolati e le sue folle di figli sorridenti. Amata madre, dolce, melodica, tristissima, povera, ricca Avana.
Leggendo le pagine di questo libro sembrava quasi di essere a Cuba con la simpatica comitiva. L'autrice ha una potenza descrittiva incredibile! Alcune pagine sembravano quasi un racconto di viaggio e non di una storia d'amore. Leggere quelle pagine mi ha fatto venir voglia di partire e andare a vedere quei posti così lontani ed esotici.

Un libro piacevole più per l'ambientazione e le bellissime descrizioni che non per la storia d'amore (poche pagine non possono contenere il tumulto di emozioni che aleggia pagina dopo pagina). Una scrittura fluida, ricercata e precisa. Un libro adatto per un buon momento di relax. Vi consiglio di dargli una possibilità.

2 commenti:

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  2. Vedere il mio libro con i tuoi occhi è stato davvero molto interessante (e anche divertente)! Grazie per la tua recensione!

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