lunedì 16 marzo 2015

IntervistAutore #15: Angela Gagliano.

Salve lettori!
Nuovo appuntamento con le interviste all'autore. Oggi conosciamo insieme Angela Gagliano, vincitrice del premio Cittadella nel 2012 e nel 2014, con all'attivo ben 4 romanzi. E' stata una chiacchierata molto interessante. Leggete cosa mi ha raccontato!

Nome, Cognome, Età.
Angela Gagliano 33 anni.

Professione.
Impiegata nel settore assicurativo.

Aspirazioni professionali.
Inventastorie.
[Mi piace la definizione "inventastorie". Sei la prima persona che intervisto che lo usa. Mi sa tanto di magico.]

Raccontaci qualcosa di te.
Siciliana, sono migrata giovanissima al nord con la mia famiglia. Scrivo da quando ho imparato a farlo. Scoprire l'alfabeto è stato come ricevere la chiave di un mondo segreto. Ho pubblicato il mio primo romanzo nel 2011. Un'esperienza allo sbaraglio, senza guida e senza obiettivi precisi. Il premio Cittadella 2012 mi è servito a dare una svolta più matura a questa passione. Ho cominciato a seguire dei corsi di scrittura e mi sono affidata a un agente letterario (Francesca Costantino), che segue il mio percorso. Sul mio cammino ci sono tre romanzi fantasy pubblicati e un racconto. Vorrei poter essere considerata un'autrice versatile, capace di emozionare con una storia di fantasia, così come portare a riflettere su tematiche essenziali.

Wow! Non sapevo avessi vinto il premio Cittadella. Una bella soddisfazione! La vincita di questo premio è stata un trampolino di lancio o soltanto una svolta a livello personale che ti ha permesso di maturare come scrittrice? E, se posso chiedere, qual è stata la motivazione della giuria che ti ha permesso di vincere?
Vincere il Cittadella (Pantheos. I sigilli. si classificò secondo nella sezione Nuove Chimere nel 2012, mentre Pantheos. L'extra Senso fu eletto primo, nel 2014) è stata una svolta a livello personale. Le mie storie e i miei personaggi hanno appassionato i giurati, la mia scrittura è piaciuta, per quanto acerba. Lo studio e i corsi che ho seguito da quel momento in poi mi hanno aiutata a migliorare. I miei "trofei" sono stati uno stimolo a non fermarmi. Sono ancora ferma sul mio "trampolino", salterò quando sarò pronta.

Se dovessi descrivere il tuo stile con tre aggettivi quali sceglieresti? 
Il mio stile: criptico, istintivo, scenografico.

Visto che questo è un blog che parla di libri, vorrei sapere qual è il tuo libro preferito e perché. E magari anche qual è il tuo autore preferito.
Ho un libro preferito per ogni periodo trascorso della mia vita. Cominciai a scrivere il mio primo romanzo dopo aver letto I fiumi scendevano a Oriente di Leonard Clark, perciò mi sento di menzionarlo. Tra i miei autori preferiti S. King, T. Brooks, D. Brown, ma ce ne sono molti altri. Leggo tutto, di tutti. Non ho pregiudizi. Mi piace farmi consigliare dagli amici, per poter condividere con loro opinioni.

Quando è nata la tua passione per la scrittura? E da dove pensi sia scaturita?
Credo di esserci nata. Mamma leggeva molto. Deve trattarsi di genetica. Cominciai il mio primo romanzo una mattina. Immaginai una storia, con dei personaggi, e mi venne voglia di raccontarla, così che tutti potessero conoscerla.

Da quando scrivi in modo regolare e, permettimi il termine, serio?
Dal 2007.

Quanti lavori hai portato a termine? Ti va di elencarli e raccontarci qualcosa di essi?
Pantheos. I sigilli, 2011, Albatros. Il filo.
Primo capitolo di quella che diventò una trilogia. Ambientato nell'epoca moderna, la storia si intreccia attorno a personaggi secolari, angeli disertori del paradiso, che preferirono l'esilio nel sottosuolo terrestre, al dominio dell'arcangelo Mahael l'Onnipotente. Nel primo atto gli arcangeli dichiarano guerra al mondo, inviando sul mondo piaghe apocalittiche. Gli angeli ribelli saranno costretti a intervenire per salvare l'umanità. Nel romanzo si svolgerà la prima battaglia, nel deserto di Atacama.
Pantheos. L'Extra Senso, 2013, Editrice GDS.
Il secondo atto della saga si svolge nel sottosuolo dell'isola spagnola di Lanzarote. I superstiti alla battaglia di Atacama si preparano alla guerra finale. Nell'attesa svilupperanno un potere extra sensoriale che li eleverà alla loro natura primordiale.
Il Profanatore di Mondi, 2014, 0111Edizioni.
Due adolescenti appartenenti a realtà parallele. Un solo destino. Sol, terrestre londinese, si risveglia in un pianeta sconosciuto governato da leggi irrazionali e genera un blackout che avvia i mondi al collasso. Inizia così a vagare alla ricerca della strada per il ritorno sulla Terra. Cinque anni dopo il suo arrivo, quando tutto oramai sembra perduto, il veggente Muron gli restituisce la speranza grazie a una profezia. Sol giunge nella città di Samelia, dove incontra Sam. Insieme affrontano un viaggio oltre i confini dei mondi, poiché dalle loro azioni dipende il destino di tutti. Ostacolati dall'oscurità perenne, dalla magia e da continui pericoli di morte, scopriranno quanto il loro legame sia speciale, ma proibito dalle Leggi della natura. Extramondo ed extraterrestre si troveranno davanti a una scelta: condannare i pianeti o il loro amore. 
Pelle di parole, 2015 selfpublish.
Si tratta di un racconto. In genere lo presento con un estratto: “Il silenzio bussò alla mia porta. Lo feci accomodare, ma misi le cose in chiaro: non c'era cibo, il caffé sapeva di muffa e le sigarette erano mie. Il telefono cellulare giaceva muto sulla pila di libri, intatta da settimane. Leggere mi stancava. Gli acari si moltiplicavano in colonie sui ripiani. Persino il rubinetto della vasca aveva smesso con il suo plic, plic, plic. Avevo staccato il citofono, scampando all’incombenza di dover aprire il portone agli addetti alle consegne. Tutto andava a meraviglia, poi finirono le sigarette.” Tratta temi attuali: anoressia, amore omosessuale, violenze familiare, tutto questo sotto l'occhio di un Dio venerato, ma assente.

In Pelle di parole tratti argomenti molto delicati e attuali. Come ti è venuta l'idea di trattare di questi argomenti? E' stato difficile? 
Pelle di parole è un'amplificazione di esperienze vissute e ascoltate. Sono particolarmente sensibile quando si parla di DCA (Disturbi del comportamento alimentare) o di DAP (Disturbi alimentari psicogeni). Per quanto se ne sia parlato, credo che ci sia ancora molto da dire. Riguardo al conflitto tra omosessualità e Credo, mi sono limitata a riportare reazioni comuni, sulla base di testimonianze, anche se devo ammettere che dar voce alla mia protagonista, in tal senso, è stato piuttosto naturale.

Come hai fatto a pubblicare i tuoi lavori? Ti sei affidata ad una casa editrice o hai fatto da te?
Il mio primo romanzo lo inviai ad Albatros. Conobbi la casa editrice tramite uno spot pubblicitario. Inviai il manoscritto soltanto ad Albatros, mi rispose dopo qualche mese e accettai. GDS arrivò dopo la premiazione di Pantheos. I sigilli al premio Cittadella. Una casa editrice piccola, ma che selezionava e sceglieva i propri autori, senza chiedere contributo per la pubblicazione. 0111Edizioni mi fu consigliata da un'amica. Non ho mai avuto grosse pretese, scrivo perché mi diverto. Amo promuovermi in autonomia, conoscere i miei lettori personalmente, perciò non ho mai prestato attenzione alla “qualità” del servizio editoriale. Mi piace andare nelle piazze, partecipare come ospite a serate culturali, condividere stand con altri autori.

Preferisci quindi una promozione più dinamica e radicata sul territorio. E la risposta del pubblico è buona? Hai trovato molti lettori?
Non disdegno nessun tipo di promozione. Mi piace parlare con la gente, stringere mani, consigliare una storia piuttosto che un'altra in base ai suoi gusti. Trovo il passaparola molto efficace. Ho conquistato lettori in piazza, tra le bancarelle delle feste rionali, inaugurazioni, interviste tv e radio, ho persino introdotto un concerto. Ogni esperienza mi ha dato qualcosa.


Io ringrazio di cuore Angela per essersi prestata all'intervista. Lascio alcuni link per chi fosse interessato a scoprire qualcosa di più: blog di Angela, pagina Facebook (ma potete trovarla anche su Twitter) e questa è la sua mail (angelagagliano.autrice@gmail.com).

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