martedì 27 gennaio 2015

IntervistAutore #11 : Chiara Aurora Giunta.

Con grande gioia, oggi vi propongo l'intervista fatta a Chiara Aurora Giunta, scrittrice e traduttrice per alcune tra le maggiori case editrici italiane e socia della casa editrice VandA e-publishing.

Nome, Cognome.
Chiara Aurora Giunta.

Professione.
Scrivo romanzi da 25 anni e spero proprio di continuare.

Raccontaci qualcosa di te.
Sono siciliana di nascita e milanese d'adozione: non saprei dire quale città ha maggiormente influito sulla mia professione. Mi sono trasferita a Milano a 20 anni, qui mi sono laureata in Scienza Politiche e ho avuto tre figli. Ho iniziato a collaborare con le case editrici (Mondadori, Leonardo, Club degli Editori, Salani, Neri Pozza e per finire VandA) prima come lettrice, quindi come traduttrice e infine come scrittrice. Ho pubblicato 3 titoli con la Mondadori, romanzi rosa, un saggio per ragazzi con Salani (Rumoroso Risorgimento), due romanzi storici con Neri Pozza (AÉLIS e Il Velo di Agata) e ora un romanzo con VandA, una casa editrice online (Maria Recupero della Pescheria).

Hai fatto una bella gavetta prima di arrivare a scrivere per le Case Editrici più note. Cosa ti senti di consigliare a chi desidera intraprendere la tua stessa strada?
Alle giovani donne che sentono l'istinto di scrivere credo io possa solo consigliare di utilizzare gli strumenti più moderni. Non a caso molte scrittrici, a cominciare dalla James di 50 Sfumature di grigio, hanno trovato la via più breve pubblicando sul web.

Visto che questo è un blog che parla di libri, vorrei sapere qual è il tuo libro preferito e perché. E magari anche qual è il tuo autore preferito.
Non ho un solo libro preferito, ma posso elencarne alcuni: I promessi Sposi, Via col vento, Il gattopardo, I vecchi e i giovani, Il giovane Holden, La suora giovane, la saga di Harry Potter, 50 Sfumature di Grigio, Il cacciatore di aquiloni, Gabriella garofano e cannella, Tropico del cancro, Furore, La famiglia Ashkenazy...bastano?
Avrei voluto essere Boccaccio e scrivere come lui.

Moltissimi titoli, moltissimi generi diversi. Quale genere ti appartiene maggiormente? E se dovessi descrivere il tuo stile con 3 aggettivi, quali sarebbero?
Il filo che lega tutti i miei romanzi è storia, rivisitata attraverso i sentimenti dell'individuo, soprattutto l'amore.
Il mio stile cambia con il periodo storico a cui mi riferisco. Scrivendo di D'Annunzio ho usato una prosa piena e barocca. Narrando una storia ambientata nel Medioevo mi sono immedesimata con il linguaggio dell'epoca, solenne o estremamente povero. Nel mio ultimo romanzo, in un certo senso storico poiché rievoca gli anni 60, la prosa è diventata lineare e condita di espressioni un po' volgari come ci si può aspettare da chi, come la mia protagonista Maria, non ha studiato e deve sopravvivere in un mondo di uomini. Quindi definirei la mia scrittura: mutevole, umorale e frutto di un approfondito studio dell'epoca che cerco di narrare.

Quando è nata la tua passione per la scrittura? E da dove pensi sia scaturita?
La passione per la scrittura l'ho avuta da sempre, sin dai banchi di scuola. 

Da quando scrivi in modo regolare e, permettimi il termine, serio?
Seriamente da quando in Mondadori mi proposero di scrivere un romanzo rosa. Collaboravo come traduttrice: quindi ho iniziato per caso. 

Quanti lavori hai portato a termine? Ti va di elencarli e raccontarci qualcosa di essi?
I romanzi rosa avevano una ambientazione storica, come i due romanzi che ho pubblicato con Neri Pozza, AÉLIS e Il velo di Agata. Il primo è la storia della governante e maîtresse di D'Annunzio, basata su un suo diario. Il secondo una storia ambientata tra il 1040 e il 1095 quando in Sicilia arrivarono i normanni. Mi interessava descrivere come nel passato convivessero diverse culture e religioni attraverso la piccola storia di una ragazza protetta da un Velo magico. Il mio ultimo romanzo invece è ambientato negli anni 60, in un certo senso è un romanzo storico anch'esso. In chiave comica racconta la vita turbolenta di una popolana siciliana afflitta da troppi figli e senza un marito...

E ora, la fatidica domanda: e-book o libro cartaceo?
Non saprei scegliere tra e-book e cartaceo: li amo entrambe. Credo che nel futuro, come è accaduto per i quotidiani, il mercato si dividerà tra i due e che il mercato del digitale dovrà ancora crescere in Italia. Una crescita che mi auguro con tutto il cuore anche perché sono appena entrata come socia nella casa editrice VandA e-publishing con la quale ho pubblicato il mio ultimo romanzo.


Io mi sento di ringraziare di cuore Chiara Aurora Giunta per essersi prestata a questa intervista e per aver riposto pazientemente a tutte le mie domande. Se volete seguirla, questi sono la sua pagina Facebook e il suo sito
Alla prossima!

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