martedì 20 gennaio 2015

Il mio lieto fine, Eilan Moon.

Titolo: Il mio lieto fine.
Autore: Eilan Moon.
Formato: E-book.

Trama: Serena è un agente letterario di Milano. Si sente realizzata e ama il proprio lavoro. Quando sulla sua strada si incroceranno i destini di Christian e Nicola, la vita di Serena cambierà. Lei, che non aveva mai cercato di piacere a nessuno e che era sempre stata se stessa, si ritroverà a indossare una maschera per piacere al proprio principe azzurro. Ma Serena ha davvero bisogno del principe azzurro o piuttosto dell’indomabile pirata?
La vera storia di una ragazza che non credeva di poter essere una principessa.





Anche questa volta, mi sento di premettere che ho ricevuto questo romanzo (in formato digitale) direttamente dall'autrice che me lo ha donato in occasione dell'intervista uscita per questo blog. 

Il romanzo o racconto lungo, dato che sono 134 pagine e, come avrete capito, per me si inizia a parlare di romanzo dalle 200 pagine in su (che poi nulla ha a che vedere con la recensione questa considerazione, scusate!), è carino, scorrevole e ben scritto. 
Per chi, come me, non è appassionato del genere è un tantino difficile giudicare un romanzo di questo tipo perché mancano i riferimenti o i termini di paragone. Ci proverò comunque.

Nella premessa o nell'introduzione (ora non ricordo), viene precisato che la storia è ispirata a episodi di vita vissuta e che, ovviamente, i nomi sono stati cambiati per tutelare la privacy dei veri artefici di questa vicenda. Con questa premessa, mi aspettavo qualcosa di diverso, non so!, forse perché sono abituata a tutt'altro genere...non che la storia non sia intrigante e coinvolgente, anzi!, però la vicenda narrata esula dal concetto che ho io in testa di "vita vera". Poi i confini che identificano la vita vera sono soggettivi, quindi...
Però il primo capitolo del romanzo mi aveva messa un tantino in guardia. Mi sembrava troppo frettoloso nell'introdurre tutta la vicenda, ma già dal secondo la storia ha assunto un ritmo meno serrato che mi ha attirata molto di più e che si è protratto per tutto il romanzo.
I personaggi sono tutti belli, ricchi, giovani e rampanti. Questo mi ha ricordato i personaggi di molti altri libri letti (per me solo quelli di Sylvia Day) e sentiti nominare. Ecco, questa è la nota stonata di tutti i romanzi di questo tipo e, quindi,  anche di questo. Io odio i personaggi perfetti fino all'eccesso. Preferisco un personaggio meno costruito e più umano (ecco la seconda considerazione che non fa proprio parte della recensione...oggi sto divagando!).

Dopo un monologo contenente due considerazioni che esulano dalla recensione di Il mio lieto fine e alcune digressioni, cercherò di sintetizzare il mio pensiero su questo romanzo. 
Il romanzo è scorrevole, ben scritto, curato e piacevole. Il triangolo amoroso e gli scrupoli sentimentali reggono bene e la storia non è noiosa. Il finale (che non vi svelo!) mi ha ricordato molto la puntata conclusiva de Il commissario Manara programmato in Rai alcuni anni fa, ma manco questo centra molto con la recensione! 
Per chi ama il genere credo sia un'ottima lettura! Quindi lo consiglio alle appassionate!
Ogni tanto leggo pure io romanzi e racconti di questo tipo per staccare un po' tra un classico e l'altro e, a volte, mi è capitato di leggerne di carini. Questa è una di quelle volte. Ho letto Il mio lieto fine volentieri e in breve tempo. E' stata una lettura fluida e intrigante.
E, tanto per la cronaca, io avrei scelto Nico dalla prima volta che è comparso sulla scena! Altro che scrupoli e ripensamenti. Le donne prediligono sempre il pirata, il principe azzurro è superato!...

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