mercoledì 5 luglio 2017

Snapshots #27

Salve lettori!
Con quasi una settimana di ritardo arrivo anch'io con i preferiti di giugno. Come sapete, il mio stare nella blogosfera è in un momento di transizione: il blog nuovo è quasi pronto, mancano un po' di recensioni, ma penso le caricherò mano a mano...
La prossima settimana ci sarà il passaggio definitivo. Nella mia testa l'idea sarebbe quella di scrivere un post di saluto qui su Blogger giovedì o venerdì e sabato uscire sul blog nuovo con un post di presentazione. Non so se questo sarà davvero possibile, ma voglio provarci.
Sono stata molto assente nelle ultime settimane, ma la mia situazione è complicata: da questa settimana ho tre lavori (!). Se a questo aggiungiamo tempi di spostamento, famiglia, amici, moroso e impegni vari, il tempo per leggere e gestire tutto è esiguo. Mi ci vorranno alcune settimane per ingranare la marcia, poi tornerò attiva come prima!
Ora, passiamo ai preferiti di giugno - ho deciso di fare una carrellata veloce, per lasciarvi qualche impressione e qualche breve commento.

Un libro.

Il libro del mese non poteva che essere questo. Io adoro Sof'ja Tolstaja con tutta me stessa. Credo di aver letto tutto quello che si può recuperare di questa scrittrice, così talentuosa eppure così oscurata dall'ombra imponente del marito Lev. 
Un grande merito della Tolstaja è quello di aver saputo rendere e rendersi giustizia agli occhi del mondo e dei critici senza denigrare il genio Tolstoj, ma semplicemente raccontandolo nelle sue vesti quotidiane. L'uomo che traspare dai diari è un uomo scorretto, misogino, talvolta cattivo e disinteressato agli affetti. E questo fa guardare con occhi diversi al genio indiscusso e famoso in tutto il mondo anche ai nostri giorni.
Si tratta di una raccolta di pagine e frammenti che ci raccontano un'intera esistenza spesa a fianco di uno dei più famosi uomini dell'epoca. Una vita spesa per l'amore - forse mai realmente ricambiato - e la famiglia, capace, in punto di morte di Tolstoj, di allontanarla dal capezzale del marito. 
Attraverso i diari si ricostruiscono una saga familiare e un'epoca in un modo unico e personale, tanto è vero che, arrivati alla fine, sembra quasi di salutare un'amica.

Un film.

Il film del mese - ebbene sì!, questa volta ho un film da citare - è senza ombra di dubbio Il cigno nero
Lo so, non è un film recente e, probabilmente, tutti voi lo avrete già visto e commentato, ma io, che sui film arrivo sempre dopo, l'ho visto solo di recente in televisione.
Devo ammettere che sono rimasta un tantino spiazzata dalla storia perché, in tutta onestà, me la aspettavo diversa.
L'interpretazione di Natalie Portman è magistrale. Riesce a rendere ogni minima sfumatura, ogni minimo stato d'animo, ogni paura in un modo formidabile. 
Questo film ha ricevuto moltissimi riconoscimenti e se li è meritati tutti, dal primo all'ultimo, decisamente!
Non penso avrei guardato questo film conoscendo a fondo la trama, ma visto che mi ero informata poco, ho evitato di perdermi un film bellissimo!

Un articolo.

La mia cara amica e collega Duille, anche questo mese, mi ha permesso di non saltare di sana pianta anche questa categoria - grazie Duille!
Mesi fa, con la mia recensione de I fratelli Karamazov, ho convinto questa donzella a buttarsi nella lettura di uno dei tomi più grossi della Letteratura Russa: il romanzo di Dostoevskij, appunto. Peccato che la cara Duille fosse a digiuno di russi e quindi le sue impressioni, raccolte nel suo articolo, riescono ad esprimere quello che moltissimi, affanciandosi a questo mondo, provano. Leggetelo!


Io per questa volta mi fermo qui. So che mancano molte categorie, ma spero di poter fare meglio la prossima volta. Io vi do appuntamento alla prossima settimana per il grande trasloco del mio angolino!
A presto!

lunedì 26 giugno 2017

I diari 1862-1910, Sof'ja Tolstaja.

Titolo: I diari.
Autore: Sof'ja Tolstaja.
Casa Editrice: Baldini e Castoldi.
Pagine: 262.

Trama: Sof'ja Behrs aveva solo diciotto anni quando sposò Lev Tolstoj. Dal 1862 fino alla sua morte tenne un diario che è la storia del matrimonio con un uomo dai tanti amori - la letteratura, il popolo, la scuola, la natura - e lei, Sof'ja, che aveva soltanto lui per dare un senso alla propria esistenza. Un racconto denso di emozioni, in cui l'ansia e la paura di non essere amata lasciano affiorare il ritratto sincero e appassionato di una donna e di una moglie che per tutta la vita dovette fare i conti con il genio del marito, travolta da una spirale inesorabile, fatta di noia, solitudine, gelosia e tristezza, cui si aggiungono il fastidio e il distacco di Lev. Sof'ja non accetta di tacere le sue idee e la sua opposizione: "Lev", scrive, "parla per frasi fatte", servendo così a dovere il grande e ammirato scrittore.


Ormai lo sapete: da quando ho scoperto per caso Sof'ja Tolstaja in libreria, non posso fare a meno di leggerla. Mi sono innamorata di questa donna con il suo romanzo Amore colpevole, una risposta tutta femminile a quella controversa Sonata a Kreutzer che tanta fama aveva dato al già noto Tolstoj. L'ho riscoperta più matura e appassionata alcune settimane fa in Romanza senza parole e l'ho amata davvero a fondo ora con I diari. 
Chi mi segue da un po' sa quanto mi piaccia Tolstoj, quindi questa lettura è stata davvero difficile e rivelatrice. Perché? Semplice. Dalle parole di Sof'ja emerge l'uomo vero, prima del genio, e il quadro che ne esce non è affatto lusinghiero, anzi, il buon vecchio zio Lev, ahimè!, qualche punto-stima l'ha perso.
Va bene il contesto storico e culturale, passino le consuetudini e le usanze dell'epoca, ma Lev non era affatto uno stinco di santo in famiglia e certo da un talento della sua portata un pizzico di intelligenza in più nei rapporti affettivi sarebbe stata auspicabile.

Sof'ja ha sposato Tolstoj giovanissima. Piena di speranze e sogni sull'amore, si trova a dedicare la sua intera esistenza a un uomo misogino, interessato principalmente all'amore carnale, disinteressato verso i figli e gli affari, manipolato e fragile - negli ultimi anni, Tolstoj, preso dalle sue conversioni e dalla religione, si è lasciato abbindolare abbastanza facilmente.
La vita di Sof'ja non è stata affatto facile e le pagine del suo diario ce lo raccontano. Inizialmente trova sempre una ragione per perdonare, assecondare o giustificare, ma più il tempo passa - e più i 13 figli crescono - più l'anima della donna intelligente e vogliosa di vita prende spazio, causando non poche liti con l'ormai vecchio Tolstoj. Erano 16 gli anni che separavano marito e moglie e nelle pagine di questi diari se ne sente tutto il peso.
Sof'ja, nonostante dolori e perdite (compresa la morte di due figli), non abbandonò mai Tolstoj, ma le fu negato di assisterlo in punto di morte. Quello che successe dopo, non è dato conoscerlo fin negli intimi dettagli perché i diari sono rimasti ad oggi privati.

Leggere queste duecento e più pagine mi ha permesso di conoscere fino nell'intimo una donna, prima ancora che scrittrice e moglie, che nella sua vita ha vissuto secondo le consuetudini imposte dai tempi, ma che nel pensiero e nell'arte possedeva uno spirito critico, aperto e, talvolta, femminista. Sof'ja auspicava la parità con il marito nell'arte come nella gestione e nell'educazione dei figli. Piccoli tasselli, ma che alla fine dell'Ottocento significavano moltissimo.

Cose da dire ce ne sarebbero ancora moltissime, ma le tengo per me, come confidenze di una cara amica. Se volete scoprire qualcosa di più, non potete fare altro che recuperare tutto il recuperabile di questa donna e lasciarvi trasportare dalla sua scrittura!

giovedì 15 giugno 2017

Saper Scrivere...consiglia. #2

Nuove proposte letterarie, dall'Agenzia a voi lettori.

Salve lettori!
Oggi sono qui per presentarvi due libri molto interessanti e decisamente diversi tra loro, ma legati da un piccolo filo invisibile che li rende figli della stessa grande famiglia: quella dell'Agenzia Letteraria Saper Scrivere. La mia collaborazione con questa Agenzia è molto recente, ma trovo molto promettenti i libri da loro proposti.
Quindi non perdiamo altro tempo e cominciamo!

L'Ammerikano - Pietro De Sarlo

Titolo: L’Ammerikano.
Autore: Pietro De Sarlo. 
Editore: Europa (Edificare universi). 
Data di uscita: 22 novembre 2016. 
Pagine: 204. 

Il tranquillo scorrere della vita a Monte Saraceno, un piccolo paese dell’Appennino lucano, viene sconvolto dall’arrivo di un uomo dal passato oscuro e inquietante: l’Ammerikano. 

Wilber Boscom, l’ultimo discendente di una coppia emigrata clandestinamente negli Stati Uniti, ha appena portato a compimento la sua personale e atroce vendetta contro una famiglia mafiosa italo-americana, gli Zambrino, ed è per questo costretto a fuggire per evitare sanguinose ritorsioni. Ma appena l’uomo approda nel piccolo centro all’ombra dei pozzi di petrolio della Val D’Agri, il suo passato si intreccia con la placida realtà del luogo, alterandone inevitabilmente gli equilibri e innescando una sequenza di eventi che vede in Vincenzo, un suo lontano parente, un contraltare perfetto del protagonista. 
La fitta trama di questo libro si snoda in modo piacevole, alternando tragedia e commedia, noir e rosa, ma tenendo sempre alto il livello emotivo della narrazione, e ciò che scorre sotto la superficie del romanzo, condotto con uno stile avvincente e al contempo ironico, è una sovrapposizione di strati splendidamente contrastanti, dove finanza e traffici internazionali si mischiano alle tradizioni e ai vizi di un’Italia che non c’è più. Che crediamo non ci sia più…

Maison Rouge - Pasquale Capraro

Titolo: Maison Rouge.
Autore: Pasquale Capraro. 
Editore: Astro Edizioni (collana E-sordisco). 

Nella Parigi di fine Ottocento, in pieno clima bohémien, Amélie, una ragazza di campagna, giunge in città dopo essere stata notata da Madame Claire, durante una permanenza in Provenza. 
Colpita dalla sua avvenenza, la donna le propone di trasferirsi a Parigi come domestica. Lì la giovane scopre che la signora è anche tenutaria della “Maison Rouge”, un bordello di lusso. Nel giorno del suo diciottesimo compleanno, la maîtresse Madame Claire la introduce nella maison e la fanciulla conosce Gilbert, un affascinante borghese. Tra i due nasce l’amore, ma le convenzioni sociali del tempo e la differenza di ceto impediscono agli innamorati di vivere la loro storia. Il destino da cortigiana di Amélie l’attende…


Cosa ne pensate di questi due libri così diversi e così intriganti? Io ho richiesto all'Ufficio Stampa di Saper Scrivere una copia di L'Ammerikano perché vorrei leggerlo e recensirlo per voi, ma anche Maison Rouge non deve essere affatto male. Avevate già sentito parlare di questi romanzi oppure li avete scoperti grazie a me? 
Aspetto di conoscere le vostre impressioni e i vostri pareri! Alla prossima!

lunedì 12 giugno 2017

Random Updates #9

Rubrica di aggiornamenti a caso.
Salve lettori!
E' da un po' di tempo che non vi aggiorno su ciò che mi succede, quindi stamattina ho deciso di prendermi venti minuti e provare a spiegarvelo.

Inizierei col dire che il mio buon proposito di pubblicare qualcosa in pagina ogni giorno è miseramente fallito. Ci sono riuscita per alcune settimane, poi i mille impegni e la poca costanza che mi contraddistinguono hanno fatto il resto, ovvero mi hanno messo i pali fra le ruote e tutto è andato a monte. Lo so, la pagina, così come il blog, non sono il mio lavoro ed è normale che possano esserci periodi produttivi e periodi meno produttivi, ma mi stanno così a cuore che vorrei davvero essere più costante. E' per questo che ho deciso che, dopo il lancio del nuovo blog, mi rimboccherò le maniche e  mi organizzerò secondo un piano editoriale ben studiato. Questo non per fare la fighetta, ma per non buttare alle ortiche il lavoro di anni che, il buon Mr Facebook, dall'alto delle sue politiche sulle pagine, ogni giorno di più cerca di minare. Voglio fare in modo che la pagina sia sempre attiva e vi offra storie e spunti. Ce la farò?! Non lo so, ma la voglia c'è!

Ora, situazione del nuovo blog. Ci sto lavorando ormai da un mesetto e mezzo. Certo, il tempo non è molto, quindi vado a rilento, ma procedo. Il logo è quasi pronto, ciò significa che, una volta che avrò in mano quello, potrò lavorare sulla grafica e poi mettermi davvero d'impegno per spostare tutti gli articoli (sono quasi 300!, God save me). 
Vi avevo promesso che sarebbe stato tutto pronto per fine giugno, ma vedo più realistico eliminare qualsiasi tempistica e aggiornarvi invece più spesso su progressi e battute d'arresto. 
Non vedo comunque l'ora di terminare questo trasloco digitale perché, in tutta onestà, con Blogger sto avendo sempre più problemi e, sempre più spesso, mi vedo costretta ad usare il computer dell'ufficio per impaginare i miei post perché il mio computer di casa non lo regge più - nel senso che fanno proprio a cazzotti! 
E poi WordPress mi piace di più, mi lascia più spazio di manovra e mi permette di sperimentare e migliorarmi. 

Avrete sicuramente notato che, ultimamente, ho postato poco sul blog, ma non è stato solo per problemi legati alla piattaforma, ma, semplicemente, ho letto poche cose e ho avuto poco tempo per scrivere post chiacchiericci. 
Nelle ultime settimane ho letto Memorie di una geisha di Arthur Golden, Spy story love story di Nicolai Lilin, due pacchetti dell'Orma Editore (Woolf e Brontë) e Romanza senza parole di Sof'ja Tolstaja. Sono state tutte letture da 4 o 5 stelle, se vogliamo adottare il metro di valutazione di Goodreads e ve le consiglio tutte!
Ora mi sono buttata su una lettura estiva, leggera e tranquilla: Chocolat di Joanne Harris. Ci credete se vi dico che ho visto il film miliardi di volte, ma non avevo mai letto il libro?!

Un ultimo accenno veloce a come sta andando il mio Servizio Civile. Sto imparando molte cose e sto facendo molte esperienze. Il periodo estivo si prospetta curioso, ma non molto intenso. Se tutto va bene, imparerò ad utilizzare InDesign che, di tutta la Suite Adobe, ancora mi manca. Ah!, sto anche scrivendo moltissimo - motivo per cui, a fine giornata, non ho più neuroni disposti a mettersi al lavoro per il blog. Stiamo preparando il nuovo numero del periodico informativo e sono già a 3 articoli scritti anche stavolta. In più mi sono pure cimentata nella scrittura di un articolo (quasi 6.000 caratteri) per riviste turistiche tipo Touring. Io mi sto divertendo un mondo perché faccio ciò che mi piace e, a quanto pare, mi riesce anche abbastanza bene.

Anche stavolta gli aggiornamenti random sono diventati un post eterno. Se siete arrivati fino in fondo, grazie di cuore! Io spero di avervi dato informazioni un po' su tutto. Se avete domande o curiosità non esitate a scrivermi! Alla prossima!

sabato 10 giugno 2017

Romanza senza parole, Sof'ja Tolstaja.

Titolo: Romanza senza parole.
Autore: Sof'ja Tolstaja.
Casa Editrice: Baldini & Castoldi.
Pagine: 160.

Trama: Romanza senza parole è la seconda opera narrativa di Sof’ja Tolstaja, dopo il grande successo di Amore colpevole.
Rimasta sepolta in un archivio di Mosca, è stata pubblicata per la prima volta in lingua tedesca nel 2010, in occasione del centenario della morte di Lev Tolstoj: fu la stessa Tolstaja a chiedere che uscisse postuma per evitare di inasprire la sua lunga crisi matrimoniale. La storia intreccia la passione, il senso del dovere e il potere dirompente della musica nella vita di Sascha. Con la morte della madre, la giovane sprofonda in una grave depressione. Pyotr, l’insensibile marito, è interessato solo al suo giardino, non è in grado di confortarla e di rompere il muro di silenzio che ormai li divide. Sarà invece l’incontro con Ivan Iljitsch, pianista e musicista di talento, a sconvolgere la vita di Sascha: ascoltandolo suonare le Romanze senza parole di Mendelssohn, la giovane proverà infatti un’inattesa felicità, provocata non solo dalla musica, ma soprattutto dalla passione che la donna nutrirà per Ivan e che la segnerà tragicamente.




Ho terminato la lettura di questo libro da alcuni giorni ormai, ma ho aspettato a scrivere la recensione perché, in tutta onestà, non sapevo (e ancora adesso non so!) come fare per parlarvene. Non è un romanzo normale, è più una confessione, un frammento di vita che Sof'ja Tolstaja ci regala e che va trattato con molta cura e affetto.

Leggendo la trama il romanzo sembra non promettere molto di più di quello che offrono tanti altri romanzi, ma se si pensa da chi fu scritto e in quale epoca, tutto prende una sfumatura diversa e più interessante. Dobbiamo infatti pensare che Sof'ja Tolstaja è stata per buona parte della sua vita la moglie ombra di uno dei più famosi scrittori russi: Lev Tolstoj. Il loro rapporto non è stato tutto rose e fiori, ce lo racconta lei stessa nel suo romanzo Amore colpevole, ma, nonostante questo, lei gli fu fedele, anche quando fu allontanata e non le fu permesso di vederlo in punto di morte.
Non deve essere stato facile per una donna come Sof'ja mettere da parte ambizioni e progetti per non oscurare il marito, per non metterlo in agitazione o, più semplicemente, per non mostrare le sue abilità di narratrice.
Entrambi i suoi romanzi sono un grido di protesta e ribellione alle imposizioni e alle situazioni che Sof'ja ha dovuto affrontare. In entrambe le protagoniste si legge molto di lei, mentre si legge di altri. Le passioni di Anna e le passioni di Sascha sono, in realtà, quelle di Sof'ja. la Tolstaja ci apre il suo cuore e scrive di quei sentimenti che alle donne, all'epoca, non erano concessi - basti pensare che Sascha, per viaggiare, deve chiedere il permesso scritto del marito!

Sof'ja Tolstaja mostra un animo quasi femminista e le sue parole suonano come una ribellione ai diktat della società in cui viveva, una specie di sfogo verso l'esterno delle frustrazioni vissute in privato.

In questo romanzo, come nel precedente, ho avuto la sensazione di ritrovare un'amica, una confidente che, certa della mia riservatezza, mi racconta passioni, innamoramenti e cotte quasi giovanili.
Il finale mi ha lasciata molto amareggiata, ma, forse, è giusto sia finito così. Per l'epoca in cui è stato scritto questo romanzo è fin troppo avanti, un finale diverso sarebbe stato impossibile. Ma sicuramente se la Tolstaja lo avesse scritto ai nostri giorni, il finale sarebbe stato diverso e molto più positivo per Sascha - e quindi per lei.

Io ho detto tanto, ma senza dire molto alla fine...certo è che il romanzo mi è piaciuto e io ve lo consiglio! Se lo avete letto e volete parlarne, scrivetemi pure!